Scrivere
Perché certamente, quando vidi la coppia salire sul taxi, la mia mente si sentì come se, dopo essere stata divisa, si fosse ricomposta in una fusione naturale. Il motivo ovvio sarebbe che per i sessi è naturale cooperare. C'è in noi un profondo, anche se irrazionale, istinto a favore della teoria che l'unione dell'uomo e della donna produce la massima soddisfazione, la più completa felicità. Ma la vista di quelle due persone che salivano sul taxi, e la soddisfazione che questo mi dava, mi inducevano a chiedermi se la mente abbia due sessi che corrispondano ai due sessi del corpo, e se anch'essi debbano unirsi per giungere alla completa soddisfazione e alla felicità. E dilettantescamente mi misi ad abbozzare uno schema dell'anima, secondo il quale in ognuno di noi dominano due forze, una maschile e una femminile, e nel cervello dell'uomo l'uomo predomina sulla donna, e nel cervello della donna la donna predomina sull'uomo. Lo stato più normale e appagante si ha quando le due forze vivono insieme in armonia, cooperando spiritualmente. Nell'uomo la parte femminile del cervello deve comunque agire; e anche la donna deve avere rapporto con l'uomo che c'è in lei. Forse Coleridge voleva dire questo, quando affermò che una grande mente è androgina. Ed è appunto quando ha luogo questa fusione che la mente diventa pienamente fertile e usa tutte le sue facoltà. Forse una mente puramente maschile non può creare, e così una mente puramente femminile, pensavo. [...] Forse la mente androgina è meno adatta a fare queste distinzioni di quanto lo sia la mente unisessuale. Forse voleva dire che la mente androgina è risonante e porosa; che trasmette l'emozione senza ostacoli; che è naturalmente creatrice, incandescente e indivisa.
[Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé]
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