di verbi deponenti

Non si amarono più.
Non ebbero una scusa qualsiasi per passare del tempo insieme, solo per gridare a tutti che insieme, stavano davvero bene.
Per ogni strada, non si guardarono intorno aspettandosi di essere guardati come due innamorati speciali.
Quella sera di un mese quasi estivo non andarono insieme al concerto blues, la prima sera del festival.
Non aspettarono dubbiosi le prime canzoni per sentire se valeva la pena rimanere. Non si stupirono della cantante, dei suoi piedi scalzi dopo i primi tentativi col tacco alto. Non si guardarono complici dopo averle fissato il culo a punta infiocchettato nell'unico vestito femminile della sua vita. Non si capirono al volo come sempre, dopo aver immaginato entrambi che solo nei concerti lei accettava di vestirsi a festa, al contrario di tutte le prove a piedi nudi in jeans.
Al primo blues riconoscibile non poterono emozionarsi e tremarsi accanto. Alla seconda canzone, sconosciuta, non ebbero modo di fremersi le mani l'uno dentro l'altra, mentre la scoprivano.
Verso le note finali del concerto non si diedero calore per bilanciare i brividi dell'umidità... e quelli dell'ultima chitarra.
Non fu quella calda voce americana né l'armonica ruffianamente straziante a stordirli e farli sentire una cosa sola.
Nel pub dove andavano sempre, altre gambe si avvinghiarono sotto al loro tavolo, noncuranti della stanchezza della cameriera, solo per la voglia di non staccarsi mai, davanti all'ultima birra che non furono loro a bere.
Non mescolarono le canzoni appena ascoltate all'ultimo programma radiofonico notturno, che passava a basso volume durante la chiusura del pub. Le loro mani, non erano vicine al punto da fondere guancia con guancia. I loro pensieri, non erano fusi con il borbottio dei passanti, i loro desideri non furono rumorosi tutta la sera sotto ogni singolo sguardo giudice.
Sulle sponde del fiume, non si tolsero le giacche per poi finire per scambiarsele, e arrotolarcisi dentro, nel tentativo di riscaldare tutto il buio.
Sulla strada di ritorno, l'ultimo portone vuoto fu rubato da un'altra coppia, e non furono loro a insudiciarsi le giacche per scambiarsi un paio di baci rubati alla notte, da rivendere al giorno.
Non furono loro, gli amanti che i miei occhi  di odio e resa invidiarono quella notte. Stretti, nel mio cortile, a ribaltare il mio mondo.

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Resti