mundus
Mi abbraccia una strada con troppo vento, ma che stranamente non mi infastidisce né raffredda.
- Signorì vi avverto io, non vi dovete preoccupare.
Sorrido, strizzo gli occhi, che poi lo so, finisco per regalare gesti intimi anche a definitivi sconosciuti, se penso se lo siano meritato. Sorrido e il vento tiepido mi fa lacrimare gli occhi, e spero che qualcuno me li veda anche se ho tutti i capelli davanti alla faccia. Mi piace fare la parte di qualcuno che non sono, mi piace pensare che la gente possa guardarmi e inventare storie e supposizioni.
Aspetto un po' di più, ma ne vale la pena. Sentirmi di nuovo in mezzo alle persone come se non avessi mai smesso di farne parte, come se il dolore accumulato potesse spegnersi al solo desiderio di farlo.
Infilo le mani nelle tasche dei jeans e cerco di vedermi e anzi di guardarmi: niente, posso solo sentirmi. Mi vedo negli occhi stanchi di chi mi incrocia, mi guardo in quelli curiosi di chi mi studia. Troppi dejavu si affollano davanti ai miei piedi, ma spazzo tutto via per non farmi sporcare dai ricordi sbagliati.
Sono pulita da me stessa, e pronta.
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