tangenti

la tua voce si scolora e il tuo volto si fa meno intenso, perde di volume, si abbassa di volume, ha solo due dimensioni, e sono due dimensioni troppo piccole perché io le possa capire, sono due dimensioni che sfuggono ai miei sensi, sgusciano fuori dalle mani, non so più che odore hai, a volte sei solo un nome e delle parole che non si uniscono a prendere forma, e rimango orfana di quelli che erano i nostri sensi, mentre i miei rimangono in attesa, e sono poi gli stessi sensi oppressi dalla gente, tutta la gente che mi investe ogni giorno, le facce stanche delle sette di sera, i muscoli di chi lavora troppo, i sud più a sud di noi e i fuori troppo fuori per rimanere qui dentro insieme agli altri, che poi alla fine siamo tutti qua, per collassarci addosso, per collidere e scambiare i miei capelli biondi col tuo pigmento nero, le mie mani grinzose con la tua pelle tesa e unta, siamo tutti qua, non c'è distinzione, attraverso la strada, incrocio degli occhi troppo voraci, mi fermo, respiro, ascolto quest'organo che batte troppo forte e veloce e sembra voler scoppiare, e no, una volta tanto non è il cuore.

Sezione: 
Catemera