let's go get lost
Di questi pensieri ho solo un titolo una fine e una manciata di parole in mezzo. Somigliano a me. Ai miei silenzi, alle mie sospensioni. Certi mesi di certi anni non sono proprio esistiti, si sono annodati una volta, due, tre e questo ha reso difficile riaprire i discorsi quando sarebbero serviti, pronti, in mano, utili a qualcuno, forse a me. Certi mesi hanno preso delle derive crudeli, certi mesi sono stati il mese sbagliato. Qualche luglio avrebbe dovuto essere dicembre, qualche novembre sarebbe stato meglio se fosse capitato nel caldo prossimo al deserto di agosto, per passare inosservato. Di certi mesi conosco solo il nome e il numero dei giorni, per via della cantilena, no, non quella famosa, ma quella che ho costruito io, per ricordare ciascun anno cosa ho portato a casa, per cosa volevo fosse ricordato un posto, un momento, una persona. Ma di questi pensieri, come dei miei mesi, ho solo un titolo, un finale possibilmente a sorpresa e sospeso, e qualche parola in mezzo. La parola più presente gioca tra passato e futuro, comincia per I e finisce per O, e se dentro pare vuota è perché solo ora comincio a capire cosa significhi.
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