smaltimento differenziato

Alle assenze mensili ho reagito, cantando e sfogliando controcanti su tutte le canzoni che potevo sperimentare; di notte, forse, col sonno e più spesso senza, la musica cessava e qualcuno rispondeva alla mia voce, e non avevo tempo di notare che anche le risposte venivano dalla mia voce, benché fossero per l'appunto risposte, non necessariamente soluzioni. Quelle assenze erano mute come silenzi anche se riempite da rumori. I rumori ce li mettevo io, li usavo come un metronomo, combinandoli con le pulsazioni, col respiro, con le ipotesi di vendetta.

Dice che il dolore autoinflitto è quello più sicuro, più facile da smaltire, più rassicurante, più gestibile: non ti sei chiesta come io faccia a vivere in tua assenza, non me lo hai chiesto, non me lo chiedo altrimenti dovrei recuperare una risposta che ho diligentemente eliminato. Ripensandoci, tutte. Tutte le risposte.

I'm medicated, how are you?

Non sono guarito, sono soltanto medicato, dopo aver buttato in ogni apposito cassonetto ciascuna parte marcia.
Ora vorrei soltanto andare avanti, smettere di immaginare le tue dita sottili abbinate alle tue vene, smettere di far finta che tu non sia stata bella quanto io avevo sempre desiderato.
E poi vorrei crescere, cioè smettere di odiare come difesa.

Sezione: 
Catemera