Wasserman (4)
Si stupiva che gli fosse stato possibile vivere, a un tempo, così assolutamente estraneo alla donna insieme alla quale avrebbe poi generato una figlia. Mi pare che per qualche ragione la cosa lo deludesse molto. Mio nonno, Anshel Wasserman, nonostante il suo aspetto modesto, un po' secco, era a quanto sembra in cuor suo un romantico. Gli chiesi se dopo le nozze non aveva mai più provato quel senso di estraneità, e lui non rispose. Dissi che mi pareva che nei rapporti tra marito e moglie siamo tutti condannati a sperimentare l'intero ventaglio delle sensazioni che è possibile provare tra due esseri umani.
[David Grossman - Vedi alla voce: amore]
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