drops
la notte del concerto non avevo più patti con nessuno, non dovevo niente al mondo e dovevo tutto a te, non so se te l'ho dato, non se se te lo sei preso e basta, io ho controllato e mi sembra che nelle tasche delle giacche non sia rimasto niente, non è rimasto niente nella borsa che avevo quella sera, non è rimasta traccia del mio passaggio sulla porta che ha sentito il peso della nostra urgenza, non ha sentito niente nessuno anche se c'era il ragazzo accanto a noi che mi mangiava con gli occhi ed era ipnotizzato da come strusciavo il bacino su di te, avevo giurato di non fare niente ma nessuno aveva reclamato la mia fedeltà e nessuno l'ha mai più voluta, e allora perché avrei dovuto preoccuparmene? non c'è nulla che non andasse fatto a parte l'unico rimpianto della mia vita che appartiene più o meno agli stessi giorni, il rimpianto per cui ero così sporca che sono dovuta tornare pulita infrangendo la mia inutile fedeltà con te. ti ho consegnato la mia ultima fedeltà, che era tua, che era quella che davvero avevo calpestato con le mie cieche voglie, te l'ho ridata prima che fosse impossibile dartela, prima che si richiudesse su se stessa. se ne hai fatto qualcosa di diverso dal chiuderla a chiave non discuterò, non ci sarà altro scontro, non ho mantenuto con me le prove del patto, l'unico modo rimane trasmetterlo a voce, io posso farlo con te, forse potrò, forse potrei, forse non lo farò.
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