present tense

Le parole quando escono fuori in realtà scendono, scendono fuori dalla bocca, si sporcano, vacillano e cadono a terra. Le raccolgo e te le consegno ma la maggior parte delle volte mi sbaglio, inciampo, le rompo e alla fine te le lascio, ma sono sbagliate. In quel momento vorrei essere trasparente, e smettere di essere guardata. L'unico momento in cui vorrei essere femmina, perché con lo scudo femminile posso difendermi. Perché con lo scudo femminile ho il diritto di essere debole, invece di indossare quello maschile e attaccare, e faticare finché non ho finito, finché non sono certa di essere al sicuro. The more I get close to what I want, the more I run away. Ma non è tirarsi indietro. È rifiuto di qualcosa che non posso avere nel modo in cui voglio, nella misura in cui avrei bisogno. Al crescere del bisogno di contatto, del bisogno di affetto, di persone, sviluppo un comportamento respingente. La voce canta e le parole si attorcigliano su se stesse.
Una volta tra un trasloco e l'altro ho trovato in un libro della parole piccolissime, ma così piccole che quasi stavano cascando in terra. Le ho prese in mano, le ho srotolate, e mentre le toccavo ho sentito che erano mie, e che non potevo abbandonarle in quella casa. Poi srotolandole ancora ho sentito che erano ancora un po' sue e che era rimasto con me, e che almeno una di quelle cinque lettere era ancora nostra, anche se la carta si stava distruggendo. E ho sperato che anche i silenzi di cinque lettere avessero un persempre.

Sezione: 
Catemera