Gnastarelle

le gnastarelle sono cose raccolte in giro, quegli oggetti che rimangono conservati nel cassetto, ognuno con una sua storia: cose da conservare, perché importanti anche se apparentemente di scarso valore

..ma ora sono qui solo, solo, non lasciarmi qui solo di notte, racconta, solo tu e la tua storia mi siete restati, che catastrofe.

[David Grossman - Vedi alla voce: amore]

Secondo Wasserman era dovere di ogni essere umano rinnovare la validità morale delle proprie decisioni, nonché la loro validità riguardo a sé stesso, ogni volta che egli si trova obbligato a mettere in pratica ciò che deve essere dedotto da tali decisioni. Per dirla con le parole di Wasserman: "Ché non esiste decisione alcuna, Herr Neigel, la cui validità sia eterna, ma se lei è un uomo d'onore, come ciò che lei ha detto finora testimonia, allora si trova obbligato a prendere di nuovo quella sua decisione ogni giorno che Dio mette in terra, sempre di nuovo e dapprincipio, e ogni volta che lei sopprime un qualche essere umano nel suo Campo, sì proprio così Vossignoria, ogni volta deve nuovamente formulare quella decisione con parole nuove e fresche, e porgere orecchio e sentire se davvero in quelle parole nuove palpiti il suo primitivo volere, la sua stessa voce, la vera espressione di lei medesimo".

[David Grossman - Vedi alla voce: amore]

Si stupiva che gli fosse stato possibile vivere, a un tempo, così assolutamente estraneo alla donna insieme alla quale avrebbe poi generato una figlia. Mi pare che per qualche ragione la cosa lo deludesse molto. Mio nonno, Anshel Wasserman, nonostante il suo aspetto modesto, un po' secco, era a quanto sembra in cuor suo un romantico. Gli chiesi se dopo le nozze non aveva mai più provato quel senso di estraneità, e lui non rispose. Dissi che mi pareva che nei rapporti tra marito e moglie siamo tutti condannati a sperimentare l'intero ventaglio delle sensazioni che è possibile provare tra due esseri umani.

[David Grossman - Vedi alla voce: amore]

Quarant'anni di ostinata solitudine, per così dire volontaria, si erano infranti in un attimo quando vi si introdusse la radice di questa pianta frangirocce che è il sentir bisogno di un altro essere umano.

[David Grossman - Vedi alla voce: amore]

... e Fried parlava, e in realtà non parlava, ma solo muggiva e frantumava parole e gemiti in faccia a Kasik, perché sentiva come era breve, come era breve il Tempo (v. voce), e Kasik quasi soffocava sotto la frana che gli era precipitata addosso, che consumava la sua vita in veloce esaurimento, che gli gettava addosso un'esperienza di cui mai avrebbe potuto far uso, perché lui voleva vivere la propria vita, fare i propri errori, e Fried aprì d'un tratto gli occhi, e guardò il bambino con Compassione (v. voce), e vide quanto era piccolo e debole e infelice, e tacque rattristato. E così stettero i due abbracciati per un lungo momento. E il dottore seppe che ora, solo ora, stava facendo per suo figlio la cosa più importante.

[David Grossman - Vedi alla voce: amore]

Markus disse: "Mi sente, Reb Anshel? Io dico, riguardo all'amore dico si, che un uomo può amare tutto. Ogni cosa al mondo può suscitare in lui affetto, ma di vero amore, ah, di vero amore può amare solo l'uomo". Wasserman: "Ma ecco, lei stesso, Signor Markus, lei stesso, se non sbaglio, ama tanto la musica. E a volte le provoca il pianto, no?". "Ah, un grande amore, proprio così. Ma è un amore astratto. E perciò non è un vero amore. Gli manca qualche cosa. È troppo eccelso e ideale." Fried: "E io preferisco rovesciare la tua formula, Markus, e dirti che un uomo può odiare ogni cosa, ogni cosa al mondo, ma non potrà mai odiare qualche cosa più di quanto sia capace di odiare un uomo".

[David Grossman - Vedi alla voce: amore]

"E si ricordi, Herr Neigel, che c'è un solo modo di raccontare la storia come si deve." "Come?" chiese Neigel a voce bassissima, e Anshel Wasserman, a voce ancora più bassa, quasi impercettibile: "Crederci".

[David Grossman - Vedi alla voce: amore]

La nuova parola d'ordine è adesso di lavorare per rispetto ai morti nell'interesse dei vivi.

[Diario dal ghetto di Łódź]

Noi che abitiamo in paesi antichi, spiegai, abbiamo un passato, e non ce ne stacchiamo mai. Loro, gli americani, hanno un sogno: sentono nostalgia per la promessa del futuro.

[Azar Nafisi - Leggere Lolita a Teheran]

Per quante volte fosse accaduto, che li avessi conosciuti o no, qualunque cosa provassi verso di loro o in qualunque modo fossero morti, la loro storia era sempre presente e sempre la stessa: ”Mettiti al posto mio”.

[Michael Herr - Dispacci]

- Que quieres? Quedarte solo?
- Solo se puede estar muy bien.
- Pocas personas pueden estar bien solas. Y tu no me parece una de ellas.

[Ander, di Roberto Caston]

- Oskar... Do you like me?
- Yeah, a lot.
-  If I wasn't a girl... Would you like me anyway?
- I suppose so.

[Lasciami entrare]

How can you have lived for so long and still not get it?
This self-obsession, is a waste...  of living!
It could be spent on surviving things.
Appreciating nature,  nurturing kindness, and friendship...  and dancing!

[Only lovers left alive]

- Eve, you're ruthless, you're brutal.
- I'm a survivor, baby.

[Only lovers left alive]

But you were wrong about one thing. Those people you think are bad for you, they're probably not just bad for you, they're probably just bad.

[The Yellow Handkerchief]

Dr. Bernard Hazelhof said if I was on a desert island, then I would have to get used to my own company - just me and the coconuts. He said I would have to accept myself, my warts and all, and that we don't get to choose our warts. They are part of us and we have to live with them. We can, however, choose our friends, and I am glad I have chosen you.

[Mary and Max]

Tre anni sono passati da quando ci siamo lasciati, e io mi cicatrizzo.

[David Grossman - Vedi alla voce: amore]

...e il Nonno Anshel aveva cominciato tutt'a un tratto a raccontare la sua storia daccapo, e Momik s'era presa la testa fra le mani, perché sentiva che non poteva più sopportare e che doveva vomitare, vomitare tutto, quello che aveva mangiato a colazione e quello che aveva imparato negli ultimi tempi.

[David Grossman - Vedi alla voce: amore]

I cortili moscoviti sono un mondo a parte. Di solito non sono mai chiusi, ma sono comunicanti tra di loro e dànno accesso ad altri edifici invisibili dall'esterno; si può andare saltando da uno all'altro e perdersi attraversando le viscere della città. Fino a non molto tempo fa c'erano interi quartieri che si potevano attraversare senza uscire per la strada. Sono vere e proprie scatole magiche e, sebbene spesso si trovino in uno stato di perfetto abbandono, la decadenza non riesce a far breccia nella loto identità né nel piacere di scoprire angoli sconosciuti nel pieno centro di Mosca.

[Tat'jana Pigarëva - Mosca - autobiografia di una città]

Pagine